giovedì 23 ottobre 2014

Johannes Keplero

Johannes Keplero è nato a Weil der Stadt nel 1571. Il padre, un mercenario, trascurò molto la famiglia e la madre fu accusata di commercio con il demonio ma riuscì a scappare.  Keplero entrò a far parte della scuola elementare di Leober nel 1578; nel 1584 entrò alla scuola di Grammatica di Adelberg; nel 1586 al seminario di Maulbronn e nel 1589 si iscrisse ai corsi dell'Università di Tubinga per divenire "Magister Artium". L'insegnamento che Keplero aveva avuto a Tubinga nel campo dell'Astronomia da parte di Michael Maestlin, lo avevano convinto della veridicità dell'ipotesi di Copernico alimentando quell'interesse  per l'astronomia che forse gli derivava dall'infanzia quando la madre lo portò su una collina ad osservare la splendida cometa apparsa nel 1577.
Tycho e Keplero studiarono i moti di Marte e Giove ma Keplero capì che non avrebbe potuto ottenere risultati soddisfacenti se non fosse riuscito a trovare un modello valido per il moto della Terra intorno al Sole. Ottenuta una credibile teoria del moto della Terra Keplero si dedicò all'interpretazione dinamica dei moti, ma le prime ricerche risentivano ancora dell' influenza della Fisica di Aristotele. Nel 1602 ritornò allo studio del moto di Marte. Supponendo che la forza agente sul pianeta fosse direttamente proporzionale alla velocità, Keplero ne ricavò una legge errata, dove la forza gravitazionale agente sui pianeti era inversamente proporzionale alla distanza. Keplero, in questo modo, iniziò a cercare di deformare la traiettoria utilizzando epicicli che ne producessero una ovalizzazione; i risultati lo portarono a provare se fosse possibile ottenerne di migliori ipotizzando la forma ellittica per l'orbita di Marte: i risultati furono sorprendentemente i migliori. Le conclusioni di Keplero sono oggi valide e tuttora studiate come le prime due leggi di Keplero :
I) Le orbite dei pianeti sono ellittiche ed il Sole occupa uno dei due fuochi di ogni ellisse
II) La velocità di ciascun pianeta lungo la sua orbita non è uniforme, ma cambia a seconda della sua posizione: il pianeta sarà più veloce nei pressi del perielio e più lento nei pressi dell'afelio. Precisamente, il raggio vettore che unisce il pianeta al sole, percorrerà aree uguali in tempi uguali.
La ricerca di un ordine matematico dell'Universo come espressione divina lo portò a realizzare l'opera "Harmonices mundi" : in essa giunse finalmente a definire quella legge matematica che doveva descrivere i moti dei pianeti intorno al Sole. Essa è nota oggi come la terza legge di Keplero :
III) I cubi dei semiassi maggiori di ogni pianeta sono direttamente proporzionali ai rispettivi periodi di rivoluzione.
                                                  A3
                                           ————— = k
                                                  T2
Morì il 5 Novembre 1630.

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