Tycho Brahe (1456-1601) è nato in Danimarca da una famiglia
nobile. Fin dall'inizio viene affidato allo zio, Joergen Brahe. Tycho studiò
Filosofia e Retorica all'Università di Copenaghen senza troppo entusiasmo.
Trascorsi i tre anni canonici all'Università, fu mandato prima a Lipsia, in
seguito viaggiò tra Lipsia, Rostock, Basilea e Augusta. In queste peregrinazione
acquistò effemeridi e tavole astronomiche e cominciò ad effettuare le prime
misure astronomiche. Nella sera del 11 Novembre del 1572, ospite dello zio
Steen Bille alchimista, uscendo dal suo laboratorio, notò una stella
luminosissima a nord-ovest di Cassiopea (è una costellazione settentrionale, raffigurante Cassiopea, la leggendaria regina di Etiopia. E' una delle 88 costellazioni moderne, ed era anche una delle 48 costellazioni elencate da Tolomeo). Poiché si riteneva fin
dall'antichità che il mondo delle stelle fisse fosse eterno e immutabile,
alcuni osservatori sostennero che il fenomeno fosse dovuto a qualcosa nell'atmosfera terrestre. La rivalutazione delle stelle
"novae" come eventi celesti fu opera di Brahe, il quale misurando le
distanze nel cielo tra la stella nova e le stelle della costellazione di
Cassiopea, per tutti i diciotto mesi in cui essa fu visibile, non cambioò la
sua posizione. Ciò provava l'appartenenza della stella al cielo delle stelle
fisse, pubblicando resoconto delle sue osservazioni in <<De nova et
nullius aevi prius visa memoria>>
Dunque Brahe non fu favorevole al sistema copernicano tanto
da arrivare ad una tesi che prevedeva che la Terra fosse ancora immobile al
centro dell'universo, ma che gli unici corpi celesti in moto di rivoluzione
intorno ad essa fossero la Luna ed il Sole, ma che al contrario tutti i pianeti
ruotassero intorno al Sole in modo tale che le orbite dei pianeti interni
avessero raggio minore del raggio orbitale del Sole intorno alla Terra, mentre
quello dei pianeti esterni doveva essere maggiore. Questa tesi è definita
"modello Tychonico". Questo modello rappresenta un compromesso tra il
geocentrismo e l'eliocentrismo; rispetto a quest'ultimo è più allineato alla
tradizione, ma d'altra parte appare incompatibile con Aristotele nel momento in
cui pone i pianeti in rotazione intorno al Sole in modo assolutamente discordante
con l'idea aristotelica degli "orbi solidi".
Federico II, impressionato dalle osservazioni di Brahe del
1572, finanziò la costruzione di due osservatori a Hven : Uraniborg e
Stjerneborg. Ben prestò entrò in conflitto con il successore del Re Federico
II, Cristiano IV, e dopo venti anni a Hven decise di partire per l'Europa. Nel
1599 si spostò a Praga, accolto dall'imperatore Rodolfo II, il quale non badò a
spese pur di trattenerlo. Dopo un anno l'imperatore offrì l'incarico ufficiale
di matematico imperiale a Keplero, ed è qui che avviene l'incontro tra i due.
Questo incontro fu positivo per entrambi poichè per Tycho era l'occasione di
lavorare insieme ad un grande matematico e di dare ancora più solidità e
credibilità al suo modello cosmologico, per Keplero fu l'occasione per lavorare
in un grande osservatorio astronomico ed avere a disposizione una grande quantità
di dati sui quali poter continuare la propria ricerca di un ordine matematico
dell'Universo.
Tycho Brahe muore il 24 Ottobre 1601 a causa dello scoppio
della vescica durante un banchetto.
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